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Motivazioni della Giuria

Premio di Poesia Astrolabio > Edizione 2013
Premio Nazionale di Poesia
“Astrolabio 2013”
Sezione Volume edito di Poesia



Motivazione di Valeria Serofilli per l’assegnazione del 1° Premio nella sezione editi al volume A ritroso (Edizioni L’Obliquo, 2013) di Danilo Mandolini

Una vasta galassia di segni, grafici ma anche tematici e sintattici, è racchiusa nel libro A ritroso di Danilo Mandolini.
Un volume dal carattere quasi antologico, per la mole delle pagine ma anche per il lungo percorso che abbraccia, per le tappe esistenziali che ricollega.
Introdotto con efficacia da uno scritto di Fabio Franzin, il libro ripercorre momenti significativi della vita e della scrittura dell’autore, mettendoli in parallelo, in un rapporto di fertile interazione.
Anche in questo libro il verso di Mandolini si conferma tendenzialmente breve e secco, per poi aprirsi e distendersi a tratti, estendendosi fino a diventare arioso ma senza mai perdere la densa riflessività, le interrogazioni di fondo che spesso partono da spunti letterari per poi tornare inevitabilmente a ragionare sulla vita.

Valeria Serofilli


Motivazione di Andrea Salvini per l’assegnazione del 2° Premio nella sezione editi a L'odore amaro delle felci (Edizioni della Meridiana 2011) di Giulio Maffii

Il filo conduttore della raccolta è davvero originale e rivela il notevole spessore culturale dell'Autore: si tratta infatti della Elegia ai Telchini di Callimaco, che, come noto, apre i suoi Aitia. La poesia di Callimaco è squisitamente intellettuale: cerca un rapporto elitario ed esclusivo con il lettore ed è forse tra le più vicine al gusto contemporaneo fra quelle pervenuteci dall'antichità. La lettura rivela man mano che i Telchini callimachei, ossia divinità minori negative e invidiose, nella visione dell'Autore, popolano il mondo intero: sono i nemici della poesia e dei poeti, gli artefici delle contraddizioni del vivere, ma anche coloro che non si interrogano di fronte a nulla, i conformisti senza cultura e senza ideali. L'Autore, però, riesce via via a fornire spazi di speranza per la poesia, quindi per l'uomo, con un linguaggio soavemente classico, denso di metafore suggestive e mai invadenti. È certo, la sua, una visione aspra e scabra della realtà, e ad essa alludono già il titolo della raccolta e la grafica stessa del volume, ma piena della dignità della vera poesia.

Andrea Salvini


Motivazione di Ivano Mugnaini per l’assegnazione del 3° Premio nella sezione editi a Il bianco delle vele (Raffaelli Editore 2012) di Franco Casadei

Una semplicità apparente, in realtà densa di dubbi, di ricerche, di domande essenziali, vitali, nel senso stretto del termine. Una linearità volutamente lieve, "umile", come sottolineano anche Antonia Arslan e Stefano Maldini nelle note di lettura collocate in qualità di prefazione e postfazione al volume.
Il bianco delle vele di Franco Casadei è un libro in cui la poesia, attraverso il silenzio pulito della navigazione antica, lontana dalla frenesia rombante dei motori, esplora con vivida attenzione i misteri dell'esistenza umana, invitando ad una riflessione seria, accurata, ma mai priva di una profonda leggerezza.

Ivano Mugnaini


Motivazione di Andrea Salvini per l’assegnazione del Premio Speciale Omaggio alla Memoria a Stendardi e cimeli (Seneca Edizioni 2012) di Bruno Magrini

Sottolineiamo anzitutto, di questo volume, l'originale mescolanza di lirica e aforisma, segno per noi della ricerca di una interpretazione poetica totale della realtà. I due generi si danno la mano, l'uno di fronte all'altro, pagina dopo pagina. Ne ricaviamo una visione acuta e pensosa delle cose, intensamente vicina al dramma in cui quasi sempre si risolve l'esperienza dell'uomo nella storia. La causticità inesorabile dell'aforisma, che ricorda gli epigrammi di Marziale, integra lo sguardo intenso, partecipe, ma anche amaramente disincantato, che l'Autore volge da ogni lirica sull'amore, sul dolore, sul potere e su ogni aspetto della vita umana. Lo stile è limpido e intenso, le metafore sono sempre perspicue, mai esornative, proprio come si conviene ad un classico. Un uomo che ha già concluso la sua esperienza terrena ci ha consegnato il frutto più maturo della sua riflessione: noi rendiamo omaggio al suo lucido realismo, degno appunto dei classici latini, con questo premio.

Andrea Salvini


Motivazione di Antonio Spagnuolo per l’assegnazione del Premio Speciale per la forza espressiva del volume a Eros e la nudità (Edizioni Tracce 2013) di Ninnj Di Stefano Busà

Una poetessa che appartiene al mondo della illusione e del peregrinare. Ella attraverso la graduale teatralizzazione dell’io riesce a rielaborare le ipotesi della luminosità e della passione, quasi penetrando delicatamente nelle intime maglie del sentimento. Il suo filo conduttore è un gomitolo ricco di cultura e ritmo.

Antonio Spagnuolo


Motivazione di Ivano Mugnaini per l’assegnazione del Premio per l’originalità del testo nella Sezione editi al volume Aspettando la fine del mondo (Fermenti Editrice 2012) di Caterina Davinio

Caterina Davinio spiazza, sorprende, indica prospettive altre, aliene, differenti per orientamento e consistenza. Tutto questo non è raro nel mondo dell'arte e della scrittura. Ciò che rende riconoscibile, individuabile e specifico il lavoro della Davinio è il suo approccio, lo sguardo, la naturalezza. La Davinio non recita la parte dell'eversiva e della ribelle. Lo è. Lo è senza sfoggio, senza proclami, senza le astuzie e le ruffianerie di molti artisti o pseudoartisti che si rivestono del ruolo di bohémiens per procacciarsi domestici e comodi consensi. La Davinio, anche in questo suo libro Aspettando la fine del mondo non ammicca, non cerca applausi di maniera. Prosegue il suo percorso artistico con coerenza seria e divertita, registra e indica ciò che la interessa, ciò che la colpisce o la irrita, le meraviglie e le miserie del mondo che attraversa viaggiando sulle strade polverose o nelle piazze rutilanti di questo mondo di cui, con versi ora amari ora ironici, attende, assieme a noi, la fine, ed il fine, il senso, il significato profondo.

Ivano Mugnaini


Motivazione di Antonio Spagnuolo per l’assegnazione del Premio Speciale del Presidente della Giuria al volume Se la luna fosse.. un Aquilone (Limina Mentis Editrice 2012) di Ubaldo de Robertis

C’è nel discorso poetico dell’autore una delicatezza subliminale ed ideologica che riesce a sedurre anche nella cantabilità dei testi. I suoni , i colori , i ponti eufonici sono la ricchezza della musicalità , che prevale in ogni pagina, al di là della retorica tradizionale e nella pulsione elegiaca della composizione.  

Antonio Spagnuolo


Premio Nazionale di Poesia
“Astrolabio 2013”
Sezione Silloge inedita di Poesia



Motivazione di Valeria Serofilli per l’assegnazione del 1° Premio alla silloge Parole in aria di Fabio Troncarelli

costante equilibrio tra scorrevolezza e sostanza, misura classica e lievità moderna. Un tessuto accurato, coerente e coinvolgente di assonanze, rime e ritmi. Un caleidoscopio di osservazioni sul mondo, sulla donna in particolare, mistero e musa, punto di riferimento, novello smarrimento e salvezza. Una silloge, questa di Fabio Troncarelli, in cui la poesia ritrova sia la sua funzione riflessiva, quasi filosofica, che un’immediatezza drammatica, nel senso di teatrale e scenica.
Il tutto con una padronanza piena e sicura del ritmo, dell’alternanza sia di suoni che di stati d’animo. Con la leggerezza dell’aria ma sempre con la consapevolezza della gravità, il peso specifico vitale della parola.

Valeria Serofilli


Motivazione di Alessandra Paganardi per l’assegnazione del 2° Premio alla silloge Il cattivo dono di Carla Mussi

un linguaggio secco, denso d’immagini potenti e originali, l’autrice elegge la fabula di Pinocchio ad archetipo della vita: un regalo non richiesto, il cui prezzo non è mai proporzionato al raro dono della gioia. La silloge si configura come un impietoso cortometraggio, quasi un sintetico “piano sequenza”, in cui nulla viene tagliato: la violenza dei rapporti, la ferita inguaribile di guerre recenti e remote, gli errori delle generazioni che ci precedono, il silenzio di Dio, la solitudine, l’amore. La condizione umana soffre di un paradossale disadattamento nei confronti dell’esistenza, che pur è chiamata ad affrontare: siamo «muffa sul muro,/ ruggine sui binari». Chi scrive non cerca facili riscatti, ma propone, attraverso la poesia, l’estrema possibilità di uno sguardo cosciente: «sapere che la vita/ è solo il ricordo che hai/ mentre cadi».

Alessandra Paganardi



Motivazione di Ivano Mugnaini per l’assegnazione del 3° Premio alla silloge Una fame chiara di Paolo Polvani

“Niente è più religioso di questo/ tenersi tra le labbra”. Sono questi i versi d’esordio della lirica di Paolo Polvani che contiene anche il frammento di verso che dà il titolo alla raccolta oggi premiata, “Una fame chiara”. Non è casuale, ma profondamente simbolica e motivata questa commistione vorace di sacro e profano, mentale e carnale, sognato e vissuto.
La “fame chiara” di cui parla Polvani è la natura più profonda e autentica dell’umanità, alchimia di pulsioni e riflessioni, istinti divorati e lunghe metabolizzazioni di presenze e assenze, morsi di realtà e masticazioni ritmate di frustrazioni, profumi onirici, a volte assaporati, e spesso, molto più spesso, immaginati.
Tutto questo tramite una sequela di versi sempre del tutto compiuti, densi di significati immediati, inviti e richiami a ragionamenti ulteriori, mai banali, mai scontati. Una silloge di grande rilievo, giocata con perizia assoluta sul filo che unisce e separa ironia e passione, coinvolgimento emotivo e spazio dell’approfondimento semantico e “metapoetico”. Un lavoro che sazia la fame di poesia tramite versi di sapore autentico.

Ivano Mugnaini


Motivazione di Mauro Ferrari per l’assegnazione del Premio per l’originalità del tema alla silloge Entropie di Rosemily Paticchio
La silloge Entropie (Del Sistema Astrale) di Rosemily Paticchio si segnala per l’alto esercizio di virtuosismo immaginativo ed espressivo. L’andamento dei versi, liberi ma dalla sintassi armonicamente dilatata e sinuosa, che si apre in un eloquio non di rado maestoso, riflette e rende coerente una visione dell’esistenza caratterizzata da un vero afflato cosmico ma mai vagamente spiritualistico; la vastità del Creato e dei suoi misteri rappresenta per l’Uomo, che è nato dalle stelle – secondo i poeti ma anche secondo i fisici – una concreta possibilità di contemplazione di una bellezza sovrumana la quale si estende nello spazio e nel tempo più profondi, e che per ciascuno di noi deve fungere da confine (nell’ineludibilità dell’entropia termodinamica) ma anche da sprone per non dimenticare le nostre radici.

Mauro Ferrari




Premio Nazionale di Poesia
“Astrolabio 2013”
Sezione Poesia singola



Motivazione di Valeria Serofilli per l’assegnazione del 1° Premio alla poesia Un forse di Patrizia Santi

Versi concentrati, con una densità di significati che fà si che ogni parola racchiuda un universo, un mondo. Patrizia Santi riflette sulla parola, la utilizza come parametro di riferimento per tentare l’esplorazione dei misteri, delle domande ricorrenti. Un solo vocabolo, un sostantivo, o un avverbio, sono porte a cui la poetessa bussa con forza, sapendo che probabilmente non riuscirà a spalancare. Ma, nella fessura aperta, trova la luce ed il buio di altre parole, l’incentivo a proseguire nella ricerca. Cerca corrispondenze, Patrizia Santi, e cortocircuiti che diano luce ma lascino altrettante ombre per nuove ricerche.

Valeria Serofilli


Motivazione di Antonio Spagnuolo per l’assegnazione del 2° Premio alla poesia La donna e il gatto di Massimiliano Antonucci

Lo sgomento della perdita assale in un momento di solitudine, mentre la memoria cerca con variopinte inclinazioni qualche aggancio al presente, che si dimostra avaro di illusioni. Una poesia ritmata con un filo di voce , ricca di alcuni affondi psicologici , che rendono mistico anche lo sconforto.
Antonio Spagnuolo


Motivazione di Valeria Serofilli per l’assegnazione del 3° Premio ex aequo alla poesia Raggi e gironi di Isabella Horn

Un gioco tra parole e sillabe come dimostra il titolo stesso della poesia Raggi e gironi, quasi un anagramma. A fianco di queste acrobazie linguistiche, gli altrettanto suggestivi accostamenti tra immagini di impronta classica e riferimenti moderni, strettamente legati alla contemporaneità. Si alternano quindi versi quali “della magnolia i raggi rosati” con “vestita da ballo/make-up all’ultimo strillo”.
L’andamento della silloge è arioso, il tono lieve e a tratti ironico: ne deriva un quadro rutilante, sgargiante, un’istantanea ricca di vita e di verve, un ritratto genuino del tempo, non serioso né di maniera, ma piuttosto sincero, autentico, colmo di poesia vera e sincera.

Valeria Serofilli




Motivazione di Andrea Salvini per l’assegnazione del 3° Premio ex aequo alla poesia È domani  di Donatella Giancaspero

Con lo sguardo di una divinità classica, l'Autrice ha mirabilmente ritratto quel momento surreale che precede il sorgere del sole e ha rappresentato l'attesa del proprio destino, resa ancora inconsapevole dal sonno, delle figure umane che stanno per ridestarsi. Il pensiero va al Cantico del gallo silvestre di Leopardi, per la dignità e la malinconia con cui viene colto il dramma della condizione umana che tutti attende al risveglio. Qualcosa di leopardiano lo ritroviamo anche nel metro scelto, in certe immagini presenti un po' in tutto il testo, nello stile sobrio e penetrante. Rendiamo omaggio, dunque, all'Autrice e al suo lavoro.

Andrea Salvini


Motivazione di Valeria Serofilli per l’assegnazione del Premio alla memoria a Antonio De Rose

Per il complesso della sua attività artistica che si estende anche all’ambito delle arti figurative, la Giuria del Premio Astrolabio 2013 assegna ad Antonio De Rose un Premio Speciale in qualità di Omaggio alla Memoria, come ulteriore riconoscimento ad un autore particolarmente legato al Premio in quanto partecipante alle varie edizioni, nelle quali si è sempre distinto tra i poeti più meritevoli. I testi contenuti nella silloge Riflessione, qui oggi premiata, nella loro precipua brevità e musicalità costituiscono un ulteriore e significativa conferma.

Valeria Serofilli



Motivazione di Ivano Mugnaini per l’assegnazione del Premio Speciale per il complesso dell’opera artistico-teatrale a Lorenza Corsini

Risulta adeguato il riconoscimento assegnato dalla Giuria del Premio Astrolabio alla globalità del lavoro artistico di Lorenza Corsini. La silloge con cui ha partecipato al Premio, infatti, contiene ed esprime aspetti e contenuti coerentemente rispecchiati anche nelle sue espressioni non strettamente letterarie, nel suo mondo artistico e nella sua dimensione personale. Anche i versi della sua silloge rispecchiano infatti un’urgenza comunicativa immediata, adatta al dramma, al teatro. Versi che contengono, come quelle maschere intagliate da alcuni popoli africani, uno stesso volto che racchiude sorriso e pianto, gioia e meditazione sul dolore, sul tempo, sul senso della materia che muta forme e orizzonti. Parla del suo mondo, Lorenza Corsini, lo interpreta, se ne fa personaggio tramutandolo in un palcoscenico. Racconta la sua terra attuale e la patria mai dimenticata della gioventù e della memoria. Con la capacità di sorprendersi per quei gesti apparentemente semplici, quei dettagli che in realtà svelano il senso, la visione d’insieme, il coesistere di presente e passato, passioni e ricordi.

Ivano Mugnaini




Motivazione di Andrea Salvini per l’assegnazione del Premio Speciale della Giuria alla lirica Soffitta di Ermanno Volterrani

L'Autore ha racchiuso in questa lirica, dietro la rappresentazione di uno dei momenti più solenni della vita infantile, ossia il «viaggio» in soffitta con il padre, una soave meditazione sul tempo. La soffitta è lo scrigno del passato, dei piccoli oggetti che non si usano più, ma che un tempo erano la nostra vita. Nella loro rassegna scorgiamo la lezione del migliore Gozzano, ma in uno stile più evocativo e in una chiave esistenziale diversa, lontana dal pessimismo del poeta di Agliè, in cui si riscatta la dignità dei ricordi più umili.

Andrea Salvini



Motivazione di Andrea Salvini per l’assegnazione del Premio Speciale della Giuria alla lirica Soffitta di Ermanno Volterrani

L'Autore ha racchiuso in questa lirica, dietro la rappresentazione di uno dei momenti più solenni della vita infantile, ossia il «viaggio» in soffitta con il padre, una soave meditazione sul tempo. La soffitta è lo scrigno del passato, dei piccoli oggetti che non si usano più, ma che un tempo erano la nostra vita. Nella loro rassegna scorgiamo la lezione del migliore Gozzano, ma in uno stile più evocativo e in una chiave esistenziale diversa, lontana dal pessimismo del poeta di Agliè, in cui si riscatta la dignità dei ricordi più umili.

Andrea Salvini



Motivazione di Valeria Serofilli per l’assegnazione del Premio per la valorizzazione della poesia storica a Francesco Palma

Non è agevole oggigiorno scrivere poesia di argomento e ispirazione storica. Il rischio è quello di superare il confine, reso sempre più labile e sottile, che separa la sincera esaltazione dalla retorica. In quest’ottica risulta ancora maggiore il merito di Francesco Palma che è riuscito, con la forza di una passione genuina e sentita, a ridare vigore e un peso specifico reale e rilevabile a termini e concetti che sembravano relegati nel dimenticatoio o appannaggio di volumi archiviati.
Il meccanismo ulteriore che dona immediatezza e vigore ai versi di Francesco Palma è costituito dall’accostamento di temi di natura espressamente storico-patriottica con temi molto più privati e intimi, come ad esempio nella toccante lirica dedicata al figlio.
In virtù di tale parallelismo, la storia con la s maiuscola acquista la vivida freschezza e l’affettività familiare e, allo stesso tempo, la vicenda personale che lega padre e figlio acquista lo spessore di un evento che si colloca con solidità nel mistero umano dello scorrere del tempo.

Valeria Serofilli

Premio Nazionale di Poesia
“Astrolabio 2013”
Sezione Fiaba inedita e storie per bambini
e ragazzi inedite


Motivazione di Valeria Serofilli per l’assegnazione del 1° Premio alla fiaba
Saggiaghianda & Gazzaladra di Maurizio Gramegna

Per il linguaggio nitido ma anche ricco di verve, colorato, suggestivo, per la capacità di veicolare un messaggio importante tramite un’ironia lieve ma ricca di partecipazione emotiva, a Maurizio Gramegna viene assegnato il primo premio per la sezione Fiaba inedita.

Valeria Serofilli


Motivazione di Valeria Serofilli per l’assegnazione del 2° Premio a Nicola Maggiarra

Sapere mostrare i pericoli concreti della vita, le insidie, la necessità di attenzione e cura nel percorrere le strade, sia in senso stretto che figurato, è ciò che Nicola Maggiarra è riuscito a fare nella sua fiaba I piccoli centauri a cui viene assegnato il secondo premio della sezione.
Valeria Serofilli



Motivazione di Valeria Serofilli per l’assegnazione del 3° Premio a Claudio Conti

Tutti i bambini che, come Piero, protagonista della fiaba di Claudio Conti, hanno e vivono una condizione di complessità che è anche forza, ricchezza interiore, bellezza emotiva, hanno diritto ad attenzione, rispetto ed affetto. Una fiaba didattica Il bambino esploso nello spazio, scritta per contribuire a informare sull’autismo con la speranza che tale scritto possa fare da apripista per la divulgazione delle suddette problematiche in ambiente ospedaliero e scolastico. Per l’insieme dei meriti letterari e sociali viene assegnato a Claudio Conti il terzo premio in questa sezione.

Valeria Serofilli


Motivazione di Valeria Serofilli per l’assegnazione del Premio Speciale per la fiaba in versi a Annalisa Macchia

L’armonia del tessuto ritmico della fiaba di Annalisa Macchia si lega ad un notevole e molto valida capacità narrativa ed affabulatoria con un intento morale proposto con efficacia mai disgiunta dalla lievità.
Per questi meriti viene conferito ad Annalisa Macchia il premio Speciale in questa sezione.

Valeria Serofilli




Motivazione di Valeria Serofilli per l’assegnazione del Premio Speciale della Giuria a Ilaria D’Adamio

Nello spazio breve consono alla fiaba, Ilaria D’Adamio ha saputo esprimere e concentrare linguaggi e sentimenti lirici intensi e coinvolgenti. La più nota delle storie d’amore, quella di Romeo e Giulietta, trova in questa favola un sapido compimento. Per questo motivo la Giuria della sezione, assegna a questo scritto il Premio Speciale.

Valeria Serofilli
Pisa, Sala Regia del Comune 16 Novembre 2013



 
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