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Annalisa Ciampalini - Su Chiedo i cerchi di Valeria Serofilli

Le Opere > Chiedo i cerchi (Poesia)
Nota di lettura di Annalisa Ciampalini al volume Chiedo i cerchi.

Prima di leggere per intero il volume “Chiedo i cerchi” ti avevo sentito leggere “Gli ulivi abbacinavano il sentiero” e ricordo di essere stata colpita dalla bellezza del testo che è in piena corrispondenza con l’ondeggiare del ritmo dei versi e con il diffondersi della luce. Una poesia in cui la forza espressiva e le assonanze evocano fortemente una presenza, riescono a farla rivivere.
Quando mi sono accostata alla lettura del libro già immaginavo che tu confidassi nella forza espressiva ed evocativa della parola, e la lettura me lo ha confermato. Non solo, dai tuoi versi viene fuori una parola capace di creare, di ricostituire esistenze che purtroppo non ci sono più, o momenti che appartengono al passato.
Non a caso, all’inizio del libro troviamo una citazione di Puškin:
“La parola di un poeta è essenza del suo essere.”
Proseguendo con la lettura troviamo:
“A te parola chiedo i cerchi
del sasso nello stagno / che
genera onde di pensiero”
ed è un’immagine efficacissima perché molti di noi, soprattutto da piccoli, sono stati colpiti dalle onde circolari generati da un sasso gettato in una pozza d’acqua. Tu chiami le onde materiali “onde di pensiero” ed è proprio in questo punto che la materia si trasforma in pensiero e per simmetria il pensiero diventa materia.  La raccolta è cosparsa di versi che sprigionano un’autentica forza creatrice, quella che invochiamo ogni volta che vorremmo la presenza fisica di qualcuno che non c’è, oppure quando desideriamo rivivere un ricordo e avvertiamo l’inadeguatezza del pensiero.  
A pagina 9 troviamo:

Se è troppo bianco il lenzuolo, stasera
sporcalo / opacizza col tuo petto, la tua
forma
e da questi versi si evince il desiderio di contatto con l’umano: non importa se la presenza del corpo sporca, lascia traccia su di una purezza immacolata, la vita deve anche sporcare, lasciare un segno.
In una perfezione totale, in una purezza asettica non ci sarebbe posto per la vita.
A pagina 12 scrivi:
Quell’imperfezione in più
ti rende perfetto
                         ai miei occhi
l’indecisione del tuo gesto
quel tuo astrarti
                         in te stesso
                         dal contesto
e camuffi il misfatto
da gran regista
Ma è perfetto il tuo / il mio contrasto
                      Quel nostro infinito darsi
e mai sottrarsi
grande artista
Sono versi molto coinvolgenti perché ti alterni in un intreccio perfetto, come avviene in una danza, con la persona a cui si riferisce il testo poetico. Anche da qui viene fuori un amore autentico per la vita, tutta quanta, imperfezioni comprese.
D’altra parte, se si accetta con slancio e gratitudine la vita, il nostro spirito diventerà più propenso ad affrontare con fiducia anche i momenti più difficili. Mi ha colpito il verso “Quel nostro infinito darsi”, che ricorda un atteggiamento di fiducia e generosità, e che sta alla base di una ricca ispirazione poetica.
Nel libro troviamo versi dedicati ai poeti, o più in generale alle persone creative. Anche in questi testi si coglie lo slancio vitale e coinvolgente che dà animo ai tuoi componimenti e li circonda di vita.
A questo proposito, a pagina 18 leggiamo:
Poeta è colui che non aspetta
la vita come a una fermata
ma anche colui che sosta e che resta
in un angolo del focolare
e non ci sta male
da solo a creare e a ricreare
carpendo sospiri ad ali di zanzare
e zattere a mare
e palafitte su acque di parole
Interessante la sezione “Omaggi” in cui dedichi le tue poesie a poeti molto importanti e che fanno parte della nostra tradizione, tra cui: Luzi, Pasolini, Neruda, Campana. Un modo efficace per generare consonanze, per nutrire il pensiero poetico, rivitalizzarlo.
Mi piace concludere questo piccolo pensiero sul tuo libro riportando la poesia a pagina 46:
Dedicata
Ti svegli riposato di lenzuola
Bulbi di barba sul tuo viso / gli occhi
incastonati in un sorriso
Lì con te in un solo abbraccio
oro sferico / in unico raggio
versi puliti n cui compare sensualità e tenerezza, direi una perfetta poesia sull’amore, con immagini appropriate, piene di luce.
Cara Valeria, leggere il tuo libro è stata una bella avventura, il tuo fare poetico non è mai focalizzato su te stessa, nei tuoi versi c’è sempre spazio per la vita, per uno sguardo sul mondo da cui trapela amore e fiducia. La tua è una scrittura evocativa, piena di sinestesie e di ritmo, usi immagini molto efficaci che arrivano immediatamente. Si avverte inoltre una profonda conoscenza dell’animo umano, che dal mio punto di vista è essenziale per un poeta.
È stata una lettura molto proficua dal punto di vista poetico e umano.
Complimenti
Un abbraccio,
Annalisa Ciampalini

 
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