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Premio Nazionale di Poesia "Astrolabio 2006" - Relazione della Giuria

Astrolabio Poesia > Astrolabio Poesia - Edizione 2006

PREMIO NAZIONALE DI POESIA “ASTROLABIO 2006”
dedicato alla memoria di Renata GiambeneVerbale di Giuria


La Giuria del Premio “Astrolabio 2006” composta da Valeria Serofilli (Presidente del Premio), Alberto Caramella
(poeta e Presidente Fondazione Il Fiore di Firenze), Mauro Ferrari (poeta e direttore Ed. Joker), Ivano Mugnaini (scrittore e critico letterario), Giulio Panzani (poeta e giornalista), Andrea Salvini (antichista) e Antonio Spagnuolo (poeta e direttore della rivista telematica Poetry Wave) a seguito di una prima attenta valutazione ha selezionato i seguenti autori:


PRIMA SEZIONE: volume edito di poesia (108 partecipanti)

Antonio Alleva (Nocella di Campli, Prov. di Teramo), Anna Antolisei (Torino), Lerri Baldo (Aldeno, Prov. di Trento), Paolo Borsoni (Padova), Luigi Canale (Padova), Luigi Cannillo, Marco Cipollini (Empoli, Prov. di Firenze), Arnold de Vos (Trento), Ida Di Ianni (Cerro al Volturno, Prov. di Isernia), Stanislao Donadio (Bisignano, Prov. di Cosenza), Michele Fabbri (Forlì), Anna Maria Ferramosca (Roma), Alessandra Gattino (Genova), Anna Maria Guidi (Firenze), Luana Innocenti Lami (Pontedera, Prov. di Pisa), Ugo Magnanti (Nettuno, Prov. di Roma), Mirella Malusà (Rovigno – Rovinj, Croazia), Andrea Marzi (Bologna), Cristiano Mautarelli (Trieste), Marilena Menicucci (Roma), Gabriele Pepe (Roma), Claudio Perenzoni (Milano), Paola Ferrarese Pieroni, Alessandro Ramberti (Rimini), Alfredo Rienzi (Torino), Marco Righetti (Roma), Benito Sablone (Chieti), Sergio Scisciot (Napoli), Salvatore Sibilio (Caserta), Victoria Surliuga (Torino), Alfredo Tamisari (Milano), Caterina Trombetti (Scandicci, Prov. di Firenze), Fabio Troncarelli (Roma), Adam Vaccaro (Trezzano sul Naviglio, Prov. di Milano), Antonio Zavoli (Rimini).


SECONDA SEZIONE: silloge inedita (99 partecipanti)

Porzia Benelli (Milano), Giannicola Ceccarossi (Roma), Luciana Cerne (Pontedera, Prov. di Pisa), Nadia Chiaverini (San Giuliano Terme, Prov. di Pisa), Marco Cipollini (Empoli, Prov. di Firenze), Giorgio Byron Davos (Atene, Grecia), Ubaldo De Robertis (Pisa), Arnold de Vos (Trento), Ivan Fedeli (Ornago, Prov. di Milano), Bianca Fedi (Momigno, Prov. di Pistoia), Fabio Franzin (Motta di Livenza, Prov. di Treviso), Gabriella Garofalo (Milano), Andrea Gervino (Masone, Prov. di Genova), Cesarina Giustozzi (Macerata), Gian Cosimo Grazzini (Calci, Prov. di Pisa), Michele Marrini (Arcille, Prov. di Grosseto), Thea Matera (Cerignola, Prov. di Foggia), Silvia Morotti (Camaiore, Prov. di Lucca), Sauro Nardi ( Cascine di Buti, Prov. di Pisa), Giuseppe Panetta (Firenze), Giovanni Petta (Isernia), Sandro Pignotti (Sanremo, Prov. di Imperia), Luca Rizzatello (Costa di Rovigo, Prov. di Rovigo), Sergio Scisciot (Napoli).


SEZIONE AUDIOVISIVI

Graziano Ciacchini (Ponsacco, Prov. di Pisa), Roberto Gilli (Trieste), Andrea Marzi (Bologna), Luigi Nacci (Trieste), Giampiero Neri (Erba, Prov. di Como), Maria Altomare Sardella (Desio, Prov. di Milano), Roberta Vezzosi (Firenze).


Da questa prima rosa, dopo un’ulteriore lettura critica dei testi sono stati prescelti:


PRIMA SEZIONE: volume edito di poesia

Alleva, Anna Antolisei, Luigi Cannillo, Marco Cipollini, Anna Maria Ferramosca, Anna Maria Guidi, Gabriele Pepe, Marco Righetti, Benito Sablone, Victoria Surliuga, Caterina Trombetti, Fabio Troncarelli, Adam Vaccaro.


SEZIONE: silloge inedita

Porzia Benelli, Luciana Cerne, Giorgio Byron Davos, Ubaldo De Robertis, Arnold de Vos, Ivan Fedeli, Gabriella Garofalo, Gian Cosimo Grazzini, Sauro Nardi, Giuseppe Panetta, Giovanni Petta, Sandro Pignotti, Sergio Scisciot.


SEZIONE AUDIOVISIVI

Ciacchini, Andrea Marzi, Giampiero Neri, Maria Altomare Sardella, Roberta Vezzosi.


Alla luce di questa ulteriore analisi è emersa la classifica definitiva del premio, di cui si riportano i risultati:

PRIMA SEZIONE: VOLUME EDITO DI POESIA

1° Classificato
Anna Maria Ferramosca,
Curve di livello, Marsilio Editori, Venezia 2006

2° Classificato
Fabio Troncarelli,
La luce del tempo, Lepisma, Roma 2003

3° Classificati
Luigi Cannillo,
Cielo privato, Ediz. Joker, Novi Ligure (AL.) 2005
Benito Sablone,
Ciò che non accade, Edizioni Tracce, Pescara 2006

4° Classificati
Antonio Alleva,
Le farfalle di Bartleby, Edizioni Tracce, Pescara 1998
Gabriele Pepe,
Di corpi franti e scampoli d’amore, Edizioni LietoColle, Faloppio (Co) 2004
Anna Antolisei,
Sono solo impressioni, Genesi Editrice, Torino 2005
Marco Cipollini,
L’origine, Edizioni ETS, Pisa 2002
Anna Maria Guidi,
In transito, Edizioni Polistampa, Firenze 2005

Premio Opera prima

Marco Righetti, Dirette, Ediz. LietoColle, Faloppio (Co) 2006

Premio per la modernità dell’espressione e della ricerca linguistica

Victoria Surliuga, Forbici, Edizioni LietoColle, Faloppio (Co) 2006

Premio della Giuria a Caterina Trombetti per la valorizzazione della poesia luziana e per il volume Dentro al fuoco, con prefazione di Mario Luzi, ed. Passigli 2004

Premio della Giuria per la centralità della figura femminile all’interno della sua produzione letteraria
Letizia Lanza (antichista

)Menzione di merito
Michele Fabbri,
Apocalisse 23, Società editrice <<Il Ponte Vecchio>>, Cesena 2005
Alessandra Gattino,
Periplo immaginario, Aletti Editore, Villanova di Guidonia (Rm)
Luana Innocenti Lami,
Così per illusione, Edizioni ETS, Pisa 2005


PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA ALL’OPERA:

La piuma e l’artiglio (Editoria & Spettacolo, Roma 2006) di Adam Vaccaro (Milano) per la completezza del percorso poetico racchiuso nel testo.

SECONDA SEZIONE: SILLOGE INEDITA


1° Classificato Ivan Fedeli,
Notizie dalla terra di mezzo
2° Classificato Gabriella Garofalo, Poesie
3° Classificato Arnold de Vos, Il soffio animatore
4° Classificato Ubaldo De Robertis, Poesie
5° ClassificatiSergio Scisciot con la silloge Coltelli
Giovanni Petta con la silloge Arcobaleni idioti
Giorgio Byron Davos con la silloge I prolissi degli elissi
Sandro Pignotti con la silloge Mistocreme

Menzione D’Onore

Sauro Nardi, Poesie
Luciana Cerne,
Incantesimi
Gian Cosimo Grazzini, Poesie
Michele Marrini (partigiano combattente),
Poesie di un partigiano

Menzione d’Onore alla Memoria
Porzia Benelli, Poesie

Menzione d’Onore al miglior testo per l’originalità dello svolgimento inerente al tema proposto (Energia rinnovabile e sostenibile)Stefano Bigazzi del Consorzio Nuovo Futuro


SEZIONE AUDIOVISIVI

1° Premio Giampiero Neri, Poesie e immagini (Viennepierre Ediz., Milano 2005) a cura di Vincenzo Pezzella con testi di Giampiero Neri
2° Premio
Esiti di un infarto sentimentale (Zona Editrice, Civitella in Val di Chiana, Arezzo 2006) di Andrea Marzi
3° Premio
Letture d’acqua (Pisa 2004) mediometraggio con testi di Graziano Ciacchini, immagini e montaggio di Luca Serasini

Menzione d’onore
Più importante del pane, inedito di Maria Altomare Sardella

Premio della Giuria a Roberta Vezzosi per essersi particolarmente distinta per l’eclettismo della sua produzione all’interno della sezione stessa, con particolare riferimento all’opera Il Tango del Borneo, Edizioni Polistampa, Firenze 2005.

Nell’ambito della premiazione verrà dedicato uno spazio alla Memoria di Mario Luzi con conferimento dell’Astrolabio
Premio Fuori Concorso 2006 per l’opera d’analisi della poesia luziana
Prof. Marco Marchi dell’Università di Firenze e del Centro Studi Mario Luzi, con particolare riferimento al volume Invito alla lettura di Mario Luzi, Mursia, 1998.

Motivazione di Valeria Serofilli per l'assegnazione del 1° Premio nella sezione editi a
Curve di livello di livello di Anna Maria Ferramosca

Annamaria Ferramosca, poetessa pugliese, vive dal 1970 a Roma dove accanto all'attività letteraria esercita la professione di nutrizionista comportamentale. Collaboracon associazioni culturali romaneperla diffusione della poesia e con l'Avsi-Adozioni internazionali.Suoi testi einterventi critici sono apparsi su varie riviste letterariee siti web come La Mosca di Milano, Hebenon, Eupolis, La Clessidra, Poetrywave, Poiein.
Ha pubblicato in poesia:
Il versante vero (Fermenti,Roma 1999, Premio Opera Prima A. Contini Bonacossi), Porte di terra dormo (plaquette, Dialogolibri 2001), Porte/Doors (con prefazione di Paolo Ruffilli, Edizioni del Leone 2002 con traduzione in inglese, Premio Internazionale Forum 2002), Paso Doble (Empiria 2006, coautrice Anamaria Crowe Serrano, raccolta di “dual poems”, in strofe alterne in italiano e inglese, traduzione a fronte di Riccardo Duranti), Curve di livello (Marsilio 2006, finalista al Premio Pascoli, Premio Città di Castrovillari- Pollino, Premio Violetta di Soragna). Un fil rouge dai segni alle parole quello che tende tra questi due estremi Anna Maria Ferramosca, come ci propone la struttura anaforica della lirica che apre la prima delle tre sezioni in cui è articolato il volume Curve di livello: in questa i suggestivi graffiti di ipotetiche grotte di Lascaux “traghettano” il tempo come sulle pagine la scrittura, in un abbattimento di curve e di barriere spazio-temporali come solo la magica forza del poieo sa operare.
E anche se fili spinati e prigioni (“Alcatraz”) incidono ferite di memoria, anche se maremoti (cfr. “Tsunami”) corrugano fondali e sconvolgono il cosmo, la forza salvifica della parola trionfa comunque: in sinestesie pregnanti e mai eccessive, nel ricco apparato fonoprosodico di rime interne e allitterazioni, nell'alta musicalità e nell'armonica e omogenea struttura e impalcatura del testo. Per questi motivi la Giuria del Premio Astrolabio Poesia 2006 assegna a
Curve di livello di Anna Maria Ferramosca il 1° Premio per la Sezione Volume edito di Poesia.

Valeria Serofilli


Motivazione di Ivano Mugnaini per l'assegnazione del 2° Premio nella sezione editi a
La luce del tempo di Fabio Troncarelli
Un poesia elaborata e complessa dentro l'involucro di versi fluidi, quella di Troncarelli. Il trucco, l'espediente che adotta per straniare e straniarsi, salvando se stesso e il lettore dal rischio della retorica è costante ed efficace: inserisce un tocco di lirismo marcato nei passaggi più scabri e “prosaici”, e, all'opposto, fa ricorso al paragone volutamente stridente, alla metafora sdrucita che dà un gusto sapido, accattivante ai versi più tenui e sognanti, rendendoli vivi, capaci di rapportarsi in modo diretto con se stessi e con l'icona antica e imponente della tradizione.
La raccolta è ricca di citazioni colte, riferimenti all'antichità classica, divisioni e sottodivisioni, rimandi immediati ad autori e volumi imprescindibili. Ma il tutto si riflette in uno specchio cupo, dove, per contrasto, acquista forma e spessore l'attualità, il quotidiano, la realtà inellutabile del presente. La tragedia c'è, eternamente uguale a se stessa, ma è esorcizzata con la parola, dentro la frase, nel discorso, nella voce.
Il tempo, come quasi sempre accade in poesia, è protagonista anche di questa raccolta. A partire dal titolo, ma anche nella classificazione, nello sfilare a passo di marcia delle stagioni cadenzate nelle pagine. C'è anche la luna però, altro topos poetico per eccellenza. Appare spesso nei versi, li rischiara e li sfuma con la sua luce. Ed irride il tempo, lo ubriaca, lo rende ipotetico, umano, folle, vivibile. C'è anche, altresì, la scoperta del bizzarro, lo scarto, il salto nel vuoto che concede spazio e fiato al lirismo assoluto, senza vincoli di ragione. Il gioco, abile, dell'autore, tra dire e non dire, alludere, evocare, mentire, confessare. E' questo il fil rouge suadente che ci accompagna attraverso i sentieri di questo volume. L'amore per iltempo e per il verso, e il necessario, salvifico inganno. Per rendere la realtà più vicina alla poesia e il vero più vicino all'uomo. La presa di coscienza di ciò che c'è e ciò che resta, la voce, il sogno, il canto.Per la capacità di proporre una raccolta giocata in modo efficace sull'orlo estremo delle parole, sul lato illuminato dalla luna, quello in cui tutto appare avvolto da un alone cangiante e tuttavia sembra, e forse accade davvero, di riuscire a vedere oltre, per qualche istante, verso praterie di senso e di ricordo, la giuria del Premio Astrolabio assegna al libro “La luce del tempo” di Fabio Troncarelli il secondo premio nella Sezione Volume Edito.

Ivano Mugnaini

Motivazione di Antonio Spagnuolo per l'assegnazione del 3° Premio nella sezione editi a Cielo privato di Luigi Cannillo Scrittura serrata nella quale ogni testo cattura le pieghe nascoste del vissuto per rendere il visibile rappresentazione della musica del verso. Il poeta prende coscienza della memoria nelle inaspettate sequenze del ritmo, immergendo il suo tempo nella trepidante scoperta della propria immagine.

Antonio Spagnuolo

Motivazione di Andrea Salvini per l'assegnazione del 3° Premio nella sezione editi a Ciò che non accade di Benito Sablone
La poesia di Benito Sablone ci ha offerto una messe di prospettive che sarebbe impossibile anche solo accennare in modo soddisfacente nel breve respiro di una motivazione. Un possibile filo conduttore di tutta la raccolta ci è parso consistere in un'inquieta ricerca religiosa, un'inesausta tensione al superamento delle barriere dell'esistente, che sempre incontra un confine inamovibile. Raramente la ricerca diventa certezza e rimane più spesso dubbio angoscioso: l'autore non esita a rivolgersi al divino, ma per lo più con una preliminare sfiducia: "Non lasciarmi morire / dio che non mi conosci" e in questa lirica cui facciamo riferimento "dio" è scritto con la minuscola. Spesso la morte appare come porto di pace obbligato dalla distruzione fisica, senza redenzione, come emergeva in Luciano di Samosata tanti secoli fa: Elena di Troia, che "balzava sulle punte delle lance / eccitando la guerra" "Ora … riposa … ignara del tempo e della storia". Si genera pertanto un sottile senso di inquietudine inappagata che si traduce in forme poetiche apparentemente instabili, dove le parole sembrano sempre sul punto di scivolare a terra come foglie autunnali, un'impressione rafforzata dalla mancanza spesso assoluta delle interpunzioni. In realtà lo stile di Sablone è netto e levigato, non lascia spazio a dubbi e indecisioni, lascia oggetti e gesti in una luce ferma ed essenziale, pronti a diventare altro da sé, come L'alfiere o la "lepre di primavera" di Lungo la scarpata. La poesia di Sablone riesce così, a nostro avviso, a dare voce ai tormenti silenziosi di tante coscienze dei nostri contemporanei, ed offre un prezioso momento di riflessione per chi vuole crescere come uomo.

Andrea Salvini

Motivazione di Ivano Mugnaini per l'assegnazione del 4° Premio nella sezione editi a Le farfalle di Bartleby di Antonio Alleva
La poesia di Alleva sfugge ad un'analisi banalmente e sterilmente razionale. Oscilla nell'aria lungo traiettorie di fuga sempre nuove, mai scontate. Come le farfalle a cui fa riferimento il titolo del libro, i versi di Alleva ricercano negli angoli più inesplorati del tempo, dello spazio, e del senso, riflessi inattesi da cui lasciarsi cogliere e mutare. Non a caso le farfalle appartengono a Bartleby, simboleggiano lo scrivano di Melville, emblema della ricerca della libertà del pensiero e del sentire, conquistata a caro prezzo ma quanto mai preziosa, vitale. Il diritto di cercare nel mondo e nelle parole un punto di vista proprio, lo spazio di un volo, la metafora che spiazza, negando lo schema, riscrivendolo, rendendolo adatto ad altre forme, a forme altre di esistenza e resistenza. Per aver saputo dar voce efficacemente, tramite una fertile inventiva, alla metafora più che mai viva, concreta e necessaria della libertà del pensiero e della scrittura, la giuria del Premio Astrolabio 2006 assegna al libro
Le farfalle di Bartleby di Antonio Alleva il quarto premio per la Sezioni Editi.

Ivano Mugnaini



Motivazione di Antonio Spagnuolo per l'assegnazione del 4° Premio nella sezione editi a
Di corpi franti e scampoli d'amore di Gabriele Pepe
La dissezione del corpo e la traducibilità dell'immaginario si fondono in queste pagine per dar vita ad una poesia ricca di figurazioni fantasmagoriche e psicologicamente sofferte.Il limite, il tremore, la nevrosi, riescono ad avere un approccio personale e caratteristico, tale da rendere il testo una esperienza di vita.

Antonio Spagnuolo


Motivazione di Andrea Salvini per l'assegnazione del 4° Premio nella sezione editi a
Sono solo impressioni di Anna Antolisei
La raccolta di Anna Antolisei si potrebbe definire una delicatissima collaborazione all'arte pittorica, come potremmo affermare riprendendo la nota idea del De Robertis a proposito della critica come collaborazione alla poesia. È visibile anzitutto un profondo senso della storia dell'arte, i cui snodi decisivi ella sa condensare nel breve respiro di pochi versi. Ci riferiamo, ad esempio, alla prima delle liriche della raccolta, imperniata sul celebre quadro di Monet, (Impression, soleil levant) che diede, come noto, il nome all'intera corrente, al di fuori di ogni intenzione dell'artista, : "E' big bang silenzioso di un'arte / l'«impressione» assoggetta il reale", come pure possiamo riferirci alle "Ninfee", sempre di Monet, che verso la fine dei suoi giorni anticipava il futuro della pittura: "e in uno stemperarsi d'immagine compiuta / la realtà s'eclissa e si annuncia l'Astrazione". Attraverso ogni dipinto l'Autrice ha poi saputo far risaltare caratteri profondi della vita del suo creatore artista: l'apatia esistenziale di Guillaumin che diventa immenso e pigro panorama di città e ciminiere, il dialogo artistico e umano fra Degas e Mary Cassat, le sofferenze indomabili di Renoir.Le emozioni che ella prova di fronte all'opera d'arte diventano nelle sue liriche abilissime pennellate di significati verbali. Le vesti bianche delle bagnanti di Boudin divengono "una candida nube sfuggita al firmamento", i tetti blu della Bretagna di Gauguin dormono "dietro le palpebre vibranti di delirio", le collegiali di Lépine sono "rondini dell'autunno / dal cinguettare acuto / che saltano una corda", per ricordare solo alcune delle caratterizzazioni più felici della raccolta.E' quindi con piena convinzione che noi abbiamo deciso di premiare questo volume, con l'auspicio che l'Autrice possa fornire ulteriori prove della sua capacità di assaporare l'arte figurativa in modo così originale.

Andrea Salvini



Motivazione di Antonio Spagnuolo per l'assegnazione del 4° Premio nellasezione editi a
L'origine di Marco Cipollini
La narrazione cadenzata e partecipe di questo poemetto sorprende per una sua propria trasparenza argentea, velando e disvelando la pienezza di un amore prezioso e pregno. La scoperta estasiata di una condizione esistenziale si concreta nella esperienza poetica prepotente ed essenziale.

Antonio Spagnuolo



Motivazione di Antonio Spagnuolo per l'assegnazione del 4° Premio nella sezione editi a
In transito di Anna Maria Guidi
La folgorante personalità poetica dell'autrice si dimostra in tutta la sua esplosione . Dai turbamenti affettivi alle frequentazioni cangianti il ritmo scandisce ogni possibile esempio di vitalità e saggezza, fuse, per la loro originale mitezza, ad una capacità espressiva di notevole impegno.

Antonio Spagnuolo


Motivazione di Ivano Mugnaini per l'assegnazione del Premio Speciale Opera Prima al libro
Dirette di Marco Righetti
Il titolo del libro di Righetti qui premiato, volontariamente o meno, è sviante e sorprendente. Non c'è nulla di diretto, nel libro di Righetti. Tutto è costruito su sistemi articolati di curve e gradini. Impone di percorrerlo lentamente, a passo d'uomo, valutando bene ogni stacco, ogni salto, ogni distanza.Come ha opportunamente rilevato Gianfranco Lauretano nella prefazione al libro, Righetti dà al lettore “una sorta di compito, che consiste nel colmare i vuoti, nel continuare una voce, un ascolto, come se il poeta fosse il maestro di un'orchestra a cui dà solo il segnale di avvio”. Gioca Righetti, ma è gioco serio, non di rado agro, a cospargere il cammino di segnali. Quegli “indizi spazzati via per paura”, di cui parla nella poesia “Diario sparso”. Ma non si pone fuori della contesa, l'autore. Si mette a nudo, seppure con adeguati schermi protettivi. Il titolo della Sezione conclusiva del volume, “Con lieve incalzare”, contiene forse una chiave di più ampio uso e funzione. Il titolo sarebbe stato consono per l'intero libro. L'indicazione di un passo, un ritmo musicale, che dà il tempo a tutte le liriche. Lievi ma dense, non di rado graffianti. Ma sempre con leggerezza, senza pretendere mai di indicare ed imporre verità assolute. Una poesia ostica, quella di Righetti. Non si concede alla prima lettura, né, meno che mai, ad una lettura distratta, da ombrellone e sdraio. Ma si sa, a volte è bello anche comprendere che “il bruco ruba lentezza al tempo perduto”, per dirla anche stavolta con un verso del'autore. A volte è bello anche rallentare, per poi progettare nuovi slanci. Nel libro “Dirette” Righetti si è confermato viaggiatore appassionato. Ha optato per sentieri scavati sopra valli scoscese. Ma il cammino si è rivelato sincero, capace di cercare e trovare attimi di visione, istanti di luce e “preluce”, quell'intuizione che parte da stati d'animo che nascono dalle parole, e ad esse, per vie tortuose, ritornano. Per questa esplorazione attiva e acuta del mondo della parola, la giuria del Premio Astrolabio 2006 assegna al volume “Dirette” di Marco Righetti il Premio Speciale per l'Opera Prima.

Ivano Mugnaini



Motivazione di Ivano Mugnaini per l'assegnazione del Premio a
Dentro il fuoco di Caterina Trombetti
Pubblicato da Passigli, all'interno della collana di testi scelti da Mario Luzi, il libro
Dentro al fuoco di Caterina Trombetti ha assorbito, si potrebbe dire respirato, l'idea e la poetica quotidiana del fare e del vivere poesia del poeta fiorentino. In particolar modo ha assimilato la ricerca e la consapevolezza della sacralità della parola, la speranza e la certezza che i versi non sono solo sequenze nude di sillabe e fonemi, ma che, tramite il dire, e il dirsi, si possa non solo raccontare una storia, ma anche in qualche modo forgiarla, darle forma e misura, sia essa la storia del mondo, o quella, non meno complessa, di un uomo o di una donna. L'impronta luziana quindi è viva è significativa, ma è lo stesso Luzi nella Prefazione al volume di Caterina Trombetti da lui redatta, a chiarire in modo netto che la poesia dell'autrice è del tutto originale e personale, sul piano dello stile e su quello dei contenuti. Leggendo il libro non si può che dirsi d'accordo con questa perentoria affermazione. Il cosmo che l'autrice descrive è il suo, sue le esperienze, gli incontri, i progetti, suo il fuoco del Purgatorio di cui scrive e parla, la condanna di ciascun individuo a scontare la colpa e il privilegio della sua unicità, i peccati reali ed onirici, l'aspirazione ad essere se stessi cercando una strada, una voce, una forma propria di vita, seppure, fatalmente, “nel foco che ci affina”, la ricerca di un'elevazione costantemente contrastata, ma, nonostante questo, o forse proprio in virtù di questo, mai interrotta, mai abbandonata.
Per l'autenticità dell'espressione, per la capacità di tramutare in poesia gli oggetti della vita quotidiana, così come i viaggi, reali o immaginari, le terre ancora da esplorare, del corpo e della mente, la giuria del Premio Astrolabio 2006 assegna al volume Dentro al fuoco di Caterina Trombetti, un Premio Speciale.

Ivano Mugnaini


Motivazione di Valeria Serofilli per l'assegnazione del Premio per la modernità dell'espressione e della ricerca linguistica nella sezione volume edito di poesia a
Forbici di Victoria Surliuga
Victoria Surliuga, torinese, è Assistant Professor di Italianistica alla Texas Tech University a Lubbock nel Texas. E' autrice di due volumi di poesie,
Risposte del silenzio (Farnesiana, 1994) e Allergia alla notte (Campanotto Editore, 2000) e della plaquette dal titolo Abbandono (Edizioni PulciniElefante, 2003).
Una selezione dei suoi lavori poetici si trova sui siti di LietoCollelibri e Ululate. Dal 1994 si occupa inoltre di poesia italiana contemporanea. Apollineo e dionisiaco nel terzo volume di poesia Forbici di Victoria Surliuga in cui le lame dell'autrice tagliano e dissezionano alcune delle più importanti tematiche esistenziali <<aprendo al lettore diversi percorsi di senso>> (Silvio Aman, postfazione al testo). In questa sorta di diario la realtà onirica è vista come via di fuga e studiata anche come creatrice di simboli complessi e a volte impressionanti; come è frequente nei simboli assiali (lance, bastoni), anche la lama e il vetro tagliente hanno a volte un rimando sessuale e dato che il distanziamento da sé porta alla conoscenza, così avviene per l'evirazione: <<acini dei genitali spezzati>> recita infatti, una delle liriche della terza sezione in cui è articolato il volume. Particolare attenzione è dedicata dall'autrice all'opera di Giampiero Neri, destinatario di ben tre poesie della silloge.La Giuria del Premio Astrolabio Poesia 2006 assegna a Forbici (Edizioni LietoColle, Faloppio 2006) il
Premio per la modernità dell'espressione e della ricerca linguistica nella sez. Volume edito di Poesia.

Valeria Serofilli


Motivazione di Andrea Salvini per l'assegnazione del Premio della Giuria per la centralità della figura femminile all'interno della sua produzione letteraria a Letizia Lanza
L'autrice a cui abbiamo deciso di conferire questo premio ha coronato con l'opera presentata un lungo itinerario di ricerca incentrato sulla condizione femminile, un tema insolito e delicato nella ricerca sull'antico. Si tratta, a nostro avviso, di un lavoro filologico davvero notevole, che ci guida attraverso i secoli dell'antichità unendo sapientemente testimonianze letterarie ad altre derivanti da discipline afferenti. Abbiamo notato un crescendo di dottrina in questa trilogia di saggi, nonché una sapiente attenzione alla leggibilità anche da parte di non esperti, mediante la trascrizione dei testi di riferimento in traduzione italiana. Il primo saggio è rivolto a fissare il valore culturale del vino nell'antichità greca e romana. Il secondo è imperniato sul significato sociale del convito soprattutto a Roma, sulle tracce della sua derivazione etrusca, ricostruita tramite un sapiente ricorso a testimonianze archeologiche. Nel terzo saggio, dopo questo paziente lavoro preparatorio, abbiamo una disamina davvero fine del rapporto fra la donna e il convito nel mondo romano, sviluppata sugli imprescindibili testi di Livio, Petronio, Marziale e Giovenale, per citare solo i più importanti. Ne emerge un quadro vivo che fa risaltare la condizione, oseremmo dire, di marginalità infelice della donna romana nelle occasioni conviviali.
Non possiamo in questa occasione sviluppare ulteriori riflessioni. Crediamo comunque che il saggio di Letizia Lanza possa costituire un importante punto di riferimento per chi vorrà anche in futuro approfondire il tema del convito nelle società antiche, momento insostituibile di aggregazione e di confronto.

Andrea Salvini

Motivazione di Valeria Serofilli per l'assegnazione del Premio Speciale della Giuria all'opera La piuma e l'artiglio di Adam Vaccaro
Adam Vaccaro, poeta e critico nato in Molise, vive ed opera da più di 40 anni a Milano.
Oltre alle pubblicazioni d'arte tra le varie raccolte poetiche ricordiamo:
La vita nonostante (studio d'Autore, Milano 1978), Strappi e frazioni (Libroitaliano, Ragusa 1997), La casa sospesa (Novi Ligure 2003), e il qui premiato La piuma e l'artiglio (poesie 1978-2005 Editoria & Spettacolo, Roma 2006). Ha pubblicato il saggio critico Ricerche e forme di Adiacenza, Asefi Terziaria, Milano 2001. E' tra i saggisti del Gruppo Redazionale che ha curato, insieme a Gabriela Fantato Sotto la superfice – quaderno di approfondimento sulla poesia contemporanea de “La Mosca di Milano”, Bocca editori, Milano 2004. E' fondatore e presidente di Milanocosa, Associazione Culturale con cui ha realizzato numerose iniziative tra cui “Bunker poetico” e la 1ª Carovana Nazionale di Poesia e Musica (21–31 Marzo 2003).
L'ossimoro del titolo La piuma e l'artiglio, come sottolinea Dante Mafia nella prefazione al testo, <<è un anticipo del mondo (…) che si muove circolarmente ma che sa entrare e uscire dal disagio esistenziale e letterario per farsi ragione di una proposta nuova>>.
Così tra soffici piume e uncinanti artigli la realtà, cullata e penetrata, oscilla tra lievità e profondità.
La poesia di Vaccaro è di fatto lieve e consistente come l'ironia che si ricava ad esempio dal primo verso della lirica “Feroci innocenze e oltre” guardavamo scannare i maiali, <<crudo come la vita, poetico nella sua asprezza, consapevole dell'allegria tranquilla innocenza” e incoerenza del dolore e della realtà con cui la poesia deve per forza confrontarsi>> (Mugnaini).
Per l'originalità dell'espressione poetica e per il valore del percorso di ricerca che fanno dell'autore una delle voci riconoscibili nel panorama letterario attuale, la Giuria del Premio Astrolabio 2006 assegna ad Adam Vaccaro il Premio Speciale della Giuria.

Valeria Serofilli

Motivazione di Valeria Serofilli per l'assegnazione del 1° Premio sez. Silloge inedita a Notizie dalla terra di mezzo di Ivan Fedeli.
Ivan Fedeli, insegnante di lettere di Ornago (Milano), da tempo all'attenzione della critica, ha conseguito numerosi riconoscimenti tra i quali ”Sette inediti del Premio Montale”, “Premio San Domenichino”, “Premio Senigallia”, “Premio Luzi” e “”Premio Lerici Pea sez. giovani”. Collabora con “Le voci della Luna” e “Milanocosa”.Particolari e significative le notizie che Ivan Fedeli ci comunica dalla terra di mezzo: una terra per l'autore geograficamente ben delimitata e circoscritta, così come risulta in modo emblematico dalla lirica di chiusura del testo “Monologo” e come emerge dall'epigrafe tratta dall'Antologia di Spoon Rever di Edgar Lee Masters.Purtuttavia il terreno su cui muovono i passi i versi, come i protagonisti della silloge, estende il suo raggio d'azione e il relativo valore metaforico così da investire in tal modo la sfera più ampia identificabile con la realtà umana, dimensione imperfetta e peritura.
Il properziano incipit ex abrupto si tinge di moderno, nelle liriche di Fedeli, introducendo il lettore nella quotidianità di un Remo, di una Rosina, di un Veri.
Dal lato opposto si coglie invece il valore etereo ed eterno del sogno, simboleggiato dallo sconfinato spazio del cielo.
Tra questi due estremi trova la sua collocazione la terra di mezzo, attraverso cui Fedeli ci propone il valore universale della poesia, resa testimone della scissione e dell'ambivalenza di queste due dimensioni tipicamente umane: la quotidiana e l'onirica.
Per la capacità di trasmettere i significati di cui si è detto anche attraverso un'accentuata musicalità interna del verso, tramite un fitto sistema di allitterazione e assonanze, la Giuria del Premio Astrolabio assegna a Ivan Fedeli il 1° Premio nella sezione silloge inedita.

Valeria Serofilli


Motivazione di Mauro Ferrari per l'assegnazione del 2° Premio sez. Silloge inedita a Gabriella Garofalo La densa raccolta inedita di Gabriella Garofalo (77) si segnala per la grande compattezza e coerenza delle scelte espressive. Il lavoro inscena, tramite il più volte convocato ed evocato potere della parola poetica - soggiacente alla costruzione dell'Io e sua voce - un tesissimo colloquio con la propria anima, e da questo una tenzone con il mondo dell'immanenza e con una dimensione trascendente (la Luna, l'Angelo) sempre curva sull'umano. Il linguaggio petroso e concretissimo, parco di aggettivazioni e ancor più di articoli, è tuttavia connotato da una forte musicalità lirica, e bene si adatta a rappresentare una modernissima scena di Io contuso in cui è «inutile pensarsi lontananza».

Mauro Ferrari



Motivazione di Mauro Ferrari per l'assegnazione del 3° Premio sez. Silloge inedita a Arnold De Vos
La raccolta di Arnold De Vos (95) si muove in una sfera di poesia metafisica, che combatte nel territorio delle idee con gli strumenti di una ragione poetica acuminata ed eticamente sofferta - in cui quindi si fondono carnale e spirituale, concreto e ideale - tesa a dare la misura trascendente di una esperienza umana. È un amore, quello cantato in questi versi, che ricerca la propria legittimazione dalla sfera divina, senza per questo risultare in cadenze confessionali o dichiaratamente religiose; in questi versi illuminati da un lirismo mai vago ma anzi sempre preciso e controllato, le cui cadenze a volte rasentano la prosa lirica, c'è piuttosto una ricerca della dimensione sacra dell'esperienza umana, che li rende al contempo contemporanei ed universali.

Mauro Ferrari



Motivazione di Mauro Ferrari per l'assegnazione del 4° Premio sez. Silloge inedita a Ubaldo De Robertis
La raccolta di Ubaldo De Robertis (46) si inscrive con naturalezza all'interno della tradizione lirica del colloquio con se stesso, da cui trarre un sempre provvisorio bilancio di vita alla presenza delle aspirazioni, degli atti compiuti e delle frustrazioni, soprattutto, la sofferta riflessione è condotta sullo sfondo di un presente aspro ma reso a tratti più sopportabile grazie alla severità del pensiero, alla dolcezza del ricordo e alla bellezza. I versi, illuminati da slanci emotivi e sofferti squarci lirici, sono sempre stilisticamente raffinati soprattutto nel rendere il paesaggio naturale più amico, ma non perdono coesione e musicalità anche quando tendono, sulla misura del verso lungo e lunghissimo, alla riflessione e alla dizione drammatica.

Mauro Ferrari



Motivazione di Mauro Ferrari per l'assegnazione del 5° Premio sez. Silloge inedita a Giovanni Petta
La raccolta di Giovanni Petta (26) inscena un doloroso e sentito canzoniere alla perdita e all'assenza amorosa in versi misurati, il cui tono elegiaco ma al contempo colloquiale si inscrive con naturalezza all'interno di una precisa tradizione lirica, innervata però di una dimensione contemporanea attraverso minute e originali innovazioni espressive e tematiche; il distacco e la lontananza della donna amata e perduta sono contrappuntati dal desiderio che non scema, dal ricordo e dalle occasioni in cui i percorsi umani si riattraversano per caso, e soprattutto dalla nostalgia per quanto è andato perduto senza una ragione che renda il vuoto più vivibile.

Mauro Ferrari



Motivazione di Valeria Serofilli per l'assegnazione della menzione d'Onore alla poesia “Il mare tumultuoso” di Stefano Bigazzi
Nato a Livorno nel 1963, dall'85 è socio lavoratore della cooperativa ora Consorzio Nuovo Futuro, nata nell'80 per l'inserimento dei ragazzi disabili e che attualmente conta 350 persone tra soci e dipendenti.Stefano Bigazzi si è dedicato sia alla poesia che alla narrativa.Citiamo il testo “I miei primi 40 anni” seguito poi da “E il racconto prosegue“ di natura biografica ma sempre in chiave ironica. La lirica qui premiata, quasi a dimostrare che anche l'autore stesso impersonifica bene il tema dell'energia e della vitalità, riflette la forte partecipazione emotiva dell'autore, che lo porta ad una sorta di identificazione panica con l'ambiente marino, e l'acuto e penetrante spirito d'osservazione:<< e lassù spunta un raggio di sole /che timidamente si fa largo tra le nuvole/ e luccica/ su una sola onda / (ma che dico una, un miliardo di onde)/ nell'ondulio imperfetto che fanno da migliaia /d'anni (…)>>.Per l'originalità e la sensibilità dello svolgimento, la Giuria del Premio Astrolabio Poesia 2006 assegna alla lirica “Il mare tumultuoso” di Stefano Bigazzi la menzione d'Onore come miglior testo inerente al tema proposto “L'energia rinnovabile e sostenibile”.

Valeria Serofilli



Motivazione di Ivano Mugnaini per l'assegnazione del 1° Premio sez. Audiovisivi al volume con DVD
Poesie e Immagini di Giampiero Neri
A Poesie e Immagini, opera multimediale dedicata alla figura e all'opera di Giampiero Neri, la giuria del Premio Astrolabio 2006 assegna il primo premio per la Sezione Audiovisivi.
Per la coerenza del percorso stilistico ed umano che ne emerge, ma anche, vista la specificità della sezione di concorso, per il lucido affetto e la completezza del documento in forma di parole e immagini realizzato dai curatori del libro e del DVD ad esso allegato. L'omaggio a Giampiero Neri, primo volume di una serie di opere che l'editrice milanese Viennepierre riserva a poeti contemporanei di spicco, è stato realizzato, nel caso di Neri, tramite un efficace lavoro di équipe: al curatore, Vincenzo Pezzella, regista del DVD, si sono affincate la nota critica e l'introduzione al testo scritte con passione da Victoria Surliuga. Il tutto ha esaltato, fornendo un adeguato corredo iconografico e creando una suggestiva eco emotiva di rinforzo, i versi dell'autore pubblicati nel libro.
Il videoritratto del poeta è stato girato infatti nei luoghi ispiratori delle poesie. Luoghi che continuano ad interagire con le parole, con un effetto ora di sottolineatura ora di contrasto, visti i fatali mutamenti del panorama urbano ed umano. Ma è proprio in questo contesto che appare più vigorosa la forza schietta e genuina della poesia di Giampiero Neri. Come osserva opportunamente Victoria Surluiga nella prefazione, “la memoria di Neri ha la funzione di riportare il passato nel presente, senza la mediazione del tempo trascorso”. Una poesia da sempre aliena ai vani sentimentalismi. Capace di guardare dentro le cose e le persone, trovandovi volti e gesti inseriti nel contesto di un tempo di più ampio respiro.Per la capacità di far emergere tramite la voce e le immagini la profonda naturalezza dello sguardo poetico di Giampiero Neri, la Giuria assegna il primo premio al lavoro multimediale a lui dedicato.

Ivano Mugnaini



Motivazione di Valeria Serofilli per l'assegnazione del 2° Premio nella sezione audiovisivi a
Esiti di un infarto sentimentale di Andrea Marzi
Il titolo del lavoro di Andrea Marzi fornisce una prima indicazione del tono e dell'impostazione del cofanetto libro + audiolibro Esiti di un infarto sentimentale racchiude ed efficacemente concilia serietà e ironia, pathos e disincanto. Il contenuto del libro, corredato e completato da un valido audiolibro (CD) si rivela coerente con la traccia fornita dall'iperbolico titolo. L'opera multimediale di Marzi, pubblicata dall'Editore Zona, particolarmente attiva nel valorizzare le espressioni più vive sia in ambito letterario che musicale, si avvale delle illustrazioni di Michele Ferri e della efficacissima introduzione di Antonio Faeti. Espressione quest'ultima, di uno spirito di autentica amicizia e della conoscenza derivante da una fattiva collaborazione con l'autore. Ne consegue un ritratto sincero, alieno da schemi preordinati e da vuoti clichè.
Un dialogo indiretto ma autentico con Marzi che anticipa quanto poi effettivamente si troverà nei versi e si ascolterà in forma di suoni, note e parole. Vale anche la pena ricordare che il produttore di questo lavoro è lo stesso che sta vivendo adesso grande popolarità per aver prodotto il nuovo CD di Paolo Conte con gli Avion Travel.
Le poesie di Marzi sono strutturate in testi brevi, costituiti per lo più da termini semplici, immediati. Eppure, nonostante questo, o forse sarebbe più esatto dire in virtù di questo, forte e netta è la carica “rivoluzionaria” di queste poesie. Rivoluzionaria nel senso primario di innovativa, ossia in grado di far muovere, di far ruotare su loro stesse di qualche grado le certezze, le convinzioni, le presunte verità. Guarda le cose da prospettive diverse, Marzi, si diverte con gusto ma anche con pressante necessità, a farsi e a farci domande piccole in apparenza ma in grado di mostrare cose e realtà inattese: sull'amore, sulla morte, sulla vita, sulla giustizia. Ciò che davvero conta e che, non di rado, guardiamo e pensiamo in modo riflesso, pigro, stereotipato. Marzi ci aiuta a rifletterci un attimo di più, parla e canta di piccole cose che fanno le più grandi differenze. Si chiede se anche gli animali si innamorino. E, per analogia e contrasto, ci riporta a pensare a noi, bipedi umani, alle incoerenze e alle omissioni, al gioco del tempo da cui ci lasciamo stritolare.
La poesia di Marzi, corredata dalle parole e dalle canzoni di questo suo lavoro multimediale, è nuova nel senso più vero del vocabolo. Per la capacità di esprimere tramite il liguaggio, l'idea, l'approccio, un'urgenza personale, un'idea del mondo.
Per questa ragione, per l'eclettismo della sua produzione e per aver dato la piacevole conferma che esiste una poesia nuova davvero innovativa, la Giuria del Premio Astrolabio 2006 gli assegna il 2° Premio nella sezione audiovisivi.

Valeria Serofilli



Motivazione di Valeria Serofilli per l'assegnazione del 3° Premio Sezione Audiovisivi a
Letture d'acqua di Graziano Ciacchini e Luca Serasini
Dalla contaminazione e la fusione con altre forme espressive e artistiche nasce il mediometraggio Letture d'acqua, con testi di Graziano Ciacchini e immagini e montaggio-video di Luca Serasini.
Una vera sfida creativa, questa realizzazione di immagini digitali sulla forza della parola poetica; Letture d'acqua intende essere un frammento dell'umano viaggio interiore, un'ipotesi del fine teleologico della nostra condizione esistenziale, un valido esempio di percorso catarchico.
Da un filo conduttore prevalentemente in prosa, in Letture d'acqua si passa a flash-back accompagnati da brani poetici, vere proiezioni dell'io lirico. Un mare tutto da leggere omaggio degli autori al litorale pisano.La produzione di Ciacchini pittore fornisce così al Ciacchini poeta, un alibi per passare anche in quest'ambito da una visione di natura puramente descrittiva ad una riflessione di più vasto respiro, come del resto universale deve essere il messaggio della poesia.Per la capacità di spaziare all'interno delle varie discipline artistiche, Giuria del Premio Astrolabio 2006 assegna a quest'opera di Graziano Ciacchini e Luca Serasini il 3° premio per la sezione Audiovisivi.

Valeria Serofilli


Motivazione di Valeria Serofilli per l'assegnazione del Premio della Giuria sezione audiovisivi a Roberta Vezzosi, per essersi particolarmente distinta per l'eclettismo della sua produzione all'interno della sezione stessa
Un'autrice poliedrica, Roberta Vezzosi, capace di spaziare dalla poesia, alla prosa, al teatro.
I testi del volume
Il Tango del Borneo (Ed. Polistampa, Firenze 2005) come ironicamente sottolinea la stessa Vezzosi, sono infatti la sua esperienza di spettacolo realizzati o sognati, non ricorda….Il testo si è imposto, all'attenzione della Giuria anche in quanto corredato ed integrato dal CD realizzato da Matteo Guasti del Panda Studio di Scandicci con contributo informatico e multimediale di Marco Paolini e musica ed interpretazione di chiara Riondino.
Sia il libro che il Cd si avvalgono di fotografie di Riccardo Vezzosi.Il punto di forza del testo sono i versi liberi ma sofferti e una poesia che del poieo ha tutto il sapore del manufatto perché “Dopo lo stupore” c'è una solare realtà; con i suoi lavori l'autrice testimonia una nuova presenza poetica nel panorama artistico letterario italiano.Per essersi particolarmente distinta all'interno della sezione multimediale con opere diversificati, la Giuria del Premio Astrolabio 2006, con particolare riferimento al testo Tango del Borneo, assegna a Roberta Vezzosi il Premio Speciale per questa innovativa sezione audiovisivi.

Valeria Serofilli



Premio Nazionale di Poesia “Astrolabio 2006” Premio Fuori Concorso

Marco Marchi (Castelfiorentino, 1951) insegna Letteratura italiana moderna e contemporanea presso la Facoltà di Lettere di Firenze. Studioso di letteratura italiana del Novecento, soprattutto sul versante della poesia, si è occupato in particolare di Federico Tozzi, autore di cui ha curato il “Meridiano” delle Opere (Mondadori, 1987) e ha inaugurato con la Vita scritta di Federico Tozzi del '97 un vero e proprio genere: fare raccontare allo scrittore stesso la propria vita.
Tra le sue pubblicazioni si ricordano
Pietre di paragone Poeti del Novecento italiano (1991), Federico Tozzi. Ipotesi e documenti (1993), Invito alla lettura di Mario Luzi (1998) e, per Le Lettere, Sondaggi novecenteschi. Da Svevo a Pasolini (1994), Palazzeschi e altri sondaggi (1996), Vita scritta di Federico Tozzi (1997), Vita scritta di Italo Svevo (1998), D'Annunzio a Firenze e altri studi (2000).Tra i maggiori esponenti dell'opera di Mario Luzi e componente del Centro studi di Mario Luzi “La Barca” così denominato in omaggio al primo volume di poesie di Luzi edito nel 1935 e che raccoglie importanti manoscritti e lettere del maestro.
Per l'opera di analisi della poesia luziana, con particolare riferimento al volume
Invito alla lettura di Mario Luzi (Mursia, 1998), la Giuria del premio Astrolabio assegna al Prof. Marco Marchi il Premio Fuori Concorso 2006.




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