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Carla Pesciatini è nata a Pisa, ma attualmente vive a Livorno. Laureata in pedagogia, ha lavorato prima come insegnante e successivamente come direttrice didattica anche in varie sedi all'estero. Ha collaborato alle pagine culturali di giornali e di riviste rivolti ai nostri emigranti. E' stata addetto stampa al Ministero degli Esteri. Nel 1990 è uscito il suo primo romanzo Giacaranda, Giacarandà per le edizioni Centro Internazionale della Grafica di Venezia. Con Vincenzo Cerami ha scritto il racconto A Sud, pubblicato in un'antologia. Nel 2001 è uscito Racconti d'estate, nel 2003 il romanzo Il retrovisore e nel 2007 L'ultima estate al mare, infine nel 2008, per i tipi di ExCogita, è stato pubblicato La luna nella settima casa.
Nota di lettura di Valeria Serofilli a Natale al fuoco (ExCogita Editore, Milano 2010) di Carla Pesciatini.
Il volume di Carla Pesciatini risulta interessante per la capacità di abbinare la propria esperienza personale di viaggiatrice, a considerazioni di livello più generale e profondo che investono l'intera umanità e i viaggi sia immaginari che reali di qualsiasi lettore.
E' così che ogni racconto, sia Volterra che L'ultimo duello o Natale al fuoco, da cui prende il titolo il volume, contiene una serie di dettagli precisi che trasmettono il senso del colore locale e delle caratteristiche proprie di ciascun territorio. L'autrice collega tuttavia a queste vicende strettamente legate ad un'area geografica ben definita, storie profondamente umane di incontri, separazione e eventi vissuti in prima persona o ascoltate tramite altri racconti o leggende.
Per fare un esempio il racconto di pag. 98 North West Territory, che pur essendo ambientato nelle lontanissime terre del Canada è tuttavia profondamente collegato all'Italia attraverso i ricordi dei protagonisti. Terra di emigrazione di molti italiani che rappresenta anche a livello simbolico "l'altrove" estremo, ambiente diversissimo che costituisce una sfida in cui è necessario costruire un nuovo mondo, un'altra comunità, pur senza dimenticare le profonde radici con la madrepatria ancora una volta sia quella connotata geograficamente che quella evocata e nutrita da ricordi, stati d'animo e tradizioni e sensazioni condivise.
Valeria Serofilli