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Cantafiabe (novelle per ragazzi), Ed. Bessegato, Pisa, 1992.

Renata Giambene
E' sorprendente come Renata Giambene scrittrice, poeta, saggista dai toni introspettivi pregni di una macerazione spirituale palpitante e impetuosa, filtrata dalla cultura e dall'intellettualità, riesca ad essere autrice del CANTAFIABE con familiare disinvoltura in un'agonica ricerca di sogni sereni, leggeri, colorati che prodigiosamente si tramutano in un collage fiabesco dove la felicità e la gioia sono i magici stadi da raggiungere.
E' forse in questo puzzle fantastico l'arcana esistenza di Renata Giambene? Ed è proprio in una realtà intrecciata alla tecnica fiabesca, dove impera l'avventura dell'immaginario, che Renata Giambene, donna di spessore e forte personalità, ci rivela anche un'interpretazione poetica e soggettiva di quell'infanzia di sensazioni, trasfigurata dalla memoria come fiaba domestica e rassicurante.
Così su di una passerella sospesa al filo dell'inventiva, si muovono re, regine, principi, principesse, fate, maghi, folletti, incantesimi. I protagonisti non sono altro che l'espressione di sogni e desideri per una sublimazione d'amore.
Renata Giambene ricama personaggi e situazioni con ideazione vivace e coinvolgente, in linea con la "tradizione popolare": la fata buona riesce a sconfiggere il terribile Zigrigno! E sboccia per incanto il paradiso dell'evasione in sorta di trasformazione della realtà dove tutto diventa possibile: la fiducia, la giustizia, l'amicizia; i buoni sentimenti e l'amore trionfano! Con CANTAFIABE abbiamo la certezza che la vita riserverà anche aspetti magici ed imprevedibili.
Renata Giambene, poliedrica autrice di varie opero di poesia, teatrali e romanzi, dei quali "gialli-insoliti", ci offre con il suo CANTAFIABE uno spaccato fanciullesco tutt'altro che evanescente poiché ci riporta dolcemente a navigare sul fiume della nostra infanzia, ma verso la sorgente, per ritrovare le nostre radici tra le figure bonarie di quei nonni che ci raccontavano fiabe, con l'affetto istintivo e sempli ce dei grandi saggi, per fugare le nostre paure e insicurezze.
Del resto anche oggi nel nostro micro-cosmo di "bambini grandi", spesso ci capita di sfuggire al "sistema" stritolante dell'attualità per cercare quel "piccolo principe" che sonnecchia in tutti noi, e ci aiuta, talvolta per magia, ad esercitare i nostri conflitti con evasioni fantastiche.
Maria Antonietta Vannelli



 
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